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La poesia di Lorenzo de' Medici rappresenta una delle più originali e significative manifestazioni poetiche e culturali del Quattrocento. Tuttavia essa risulta scarsamente indagata a causa di vecchi retaggi della storiografia letteraria, che fino a poco tempo fa ha considerato questa epoca della nostra storia - nella quale in realtà emergono le fisionomie della civiltà moderna povera di veri traguardi poetici, soprattutto se messi a confronto con la meravigliosa fioritura trecentesca. In questo libro la ricognizione del peso della memoria dantesca nell'ispirazione del Magnifico, uno dei maggiori protagonisti della civiltà umanistico-rinascimentale, conduce il lettore nell'esplorazione di uno dei territori più ricchi di frutti poetici del mondo umanistico; un mondo in cui la riscoperta del meraviglioso patrimonio dell'antichità classica dialoga con la consapevolezza di un'eredità da rivendicare e tutelare gelosamente: quella della poesia dantesca, momento inaugurale della tradizione letteraria moderna.